Il progetto Castle: social care ed empowerment di rete ha voluto costruire un’ampia azione di
sistema che ha agito nel segno del miglioramento della capacità del territorio di intercettare e
gestire forme di vulnerabilità psico sociale di cui sono portatori i cittadini di Paesi terzi nel
contesto di riferimento, costruendo una risposta integrata e di rete che esitino in più appropriati percorsi di presa in carico psico-sociale.
L’individuazione tempestiva dei bisogni di cui è portatore questo tipo di utenza, con una forte
azione di capacity building in una logica multiagency e multiprofessionale può facilitare
l’attivazione di risposte concrete da parte degli enti preposti evitando così forme di radicalizzazione del disagio le cui conseguenze oltre ad essere particolarmente dannose per le persone
e segnatamente per alcune fasce di età, come ad esempio quella giovanile, possono avere
anche un forte impatto sul contesto sociale.
Il rafforzamento della governance ha favorire una crescita complessiva del sistema di presa
in carico psico-sociale in modo da fornire una risposta sinergica in grado di superare la
parcellizzazione degli interventi. La forte integrazione tra servizi e attori territoriali diversi,
ha rappresentato la sfida più complessa che il progetto ha assunto e l’obiettivo a cui ha
risposto l’intero impianto metodologico dell’intervento.
Il progetto è stato finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014 – 2020 Obiettivo
specifico 2. Integrazione/Migrazione legale – Obiettivo Nazionale 3 – Capacity building – Lettera j)
Governance dei servizi – Qualificazione del sistema di tutela sanitaria
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